Guida al Retail: come convertire il pubblico in clienti fedeli
Adottare un approccio data-driven è essenziale per ottimizzare il coinvolgimento dei clienti lungo tutto il customer journey
Ancora una volta il panorama dell'editoria digitale è in mutamento, qui approfondiamo una ricerca molto importante sui punti di accesso all'informazione.
Il mondo dell'informazione online è in continua evoluzione, e nel 2023, i social media si sono confermati il punto di riferimento dove portali di notizie e lettori convergono. In Italia, 43,8 milioni di utenti online, corrispondenti al 74,7% della popolazione, partecipano alla lettura e alla narrazione digitale delle notizie.
Le notizie di politica dominano la scena come il genere più pubblicato, ma è lo sport a catalizzare la discussione e l'interesse. Seguono: la cultura, la salute, la politica e il gossip.
Le notizie suscitano una vasta gamma di emozioni: la cronaca è al primo posto, generando una sensazione di paura e sdegno nel 92% degli utenti. La politica (64%), gli affari esteri (63%), la salute (60%) e l'ambiente (58%) seguono a ruota, catturando l'attenzione e provocando discussioni animate.
Secondo il Digital News Report 2023 condotto dal Reuters Institute e dall’Università di Oxford, solo un quinto degli intervistati pari al 22% inizia a leggere una notizia online direttamente da un portale di informazioni o da un’ app riconducibile ad un sito di news. La maggior parte degli utenti, soprattutto tra i giovani, arrivano alle news online dai social media o da aggregatori di notizie.
Facebook rimane il social media più utilizzato a questo proposito, seguito da Youtube e TikTok.
Anche i podcast giocano un ruolo nella fruizione di notizie seppur non prioritario. Il 34% degli intervistati accede mensilmente ad un podcast di approfondimento.
Un danno agli editori riscontrato negli ultimi anni è la crescente influenza delle piattaforme tecnologiche e di altri intermediari digitali tramite cui accedere alle notizie.
I due colossi, Google e Facebook, detengono in tal senso un duopolio; ma oggi sono sempre di più i fornitori di notizie in crescente competizione. L’aumento della fruizione dell’audio e del video sta mettendo in gioco nuove piattaforme. Gli editori devono studiare e adattarsi ad una nuova tipologia di ricerca e fruizione delle notizie, avendo a che fare con l’attenzione sempre più frammentata degli utenti, un livello di fiducia basso e la partecipazione al minimo.
È molto importante per gli editori mantenere una comunicazione integrata che non dimentichi nessun canale di accesso a disposizione degli utenti, e adattare la narrazione a ciascuno di essi per canalizzare poi l’attenzione sul loro sito.
Seguendo i risultati del report, facciamo una panoramica dei social network che possono essere utilizzati come portale d’accesso alle news e veicolo d’informazioni.
Ad oggi i giornalisti tradizionali conducono la maggior parte delle notizie e delle conversazioni su X (Twitter) e Facebook; social network come Instagram e TikTok, sebbene quest’ultimo sia in forte crescita anche per la ricerca e la fruizione di notizie, faticano ancora su questo campo, essendo più utilizzati per seguire influencer e micro-influencer.
A seconda del social di riferimento, i temi delle notizie più ricercate variano. Gli utenti di X sono più propensi a prestare attenzione ad argomenti di attualità come la politica e le notizie economiche rispetto agli utenti delle altre reti, mentre gli users di TikTok, Instagram e Facebook sono più inclini a fruire contenuti più leggeri e divertenti, spesso di satira, relativi alle news.
La maggioranza dei consumatori, il 57%, preferisce ancora leggere le notizie, il 30% degli utenti fruisce le notizie attraverso i video mentre solo il 13% le ascolta.
Le fonti autorevoli a livello locale si rivolgono agli utenti che possiedono un forte senso di appartenenza al territorio in cui vivono o al territorio d’origine, diventano la loro prima fonte di informazione ancora prima dei portali generalisti. Godono di un pubblico ormai fidelizzato, registrando i più alti tassi di fiducia. Le notizie locali sono quelle che i lettori dichiarano di conoscere meglio.
In una comparazione tra siti local e portali nazionali, troviamo una percentuale di visite ai local del 40% contro il 27,4% dei nazionali.
In questo contesto, Moving Up si impegna per raccontare un panorama chiaro ai publishers, desiderosi di elargire sempre con professionalità i contenuti migliori ai propri lettori.
In un mondo digitale che vive di informazioni, Moving Up si impegna a trasformare questi dati in opportunità, consentendo agli editori di emergere con successo nell'oceano digitale del 2024.
Consigliamo di tenere sempre d’occhio i principali punti d’accesso alle notizie online, esaminando l’impatto sui gruppi sociali. Ogni anno l’accesso diretto ai siti diventa meno utilizzato a favore di qualcosa dipiù comodo come l’accesso dai social media.
In generale, l’editoria si trova a combattere e fronteggiare un contesto di recessione. Per questo il modello pubblicitario a supporto degli editori è sempre la possibilità maggiore di sostentamento delle testate.
Oggi, anche a causa dei cambiamenti nella GDPR e dell’adeguamento alle nuove norme, molti editori hanno scelto di adottare modelli di entrate come quelli su abbonamento, anche per salvaguardare dati raccolti molto preziosi. Questi approcci sono un punto di forza. Il motivo dichiarato più importante per abbonarsi è avere accesso a giornalismo di migliore qualità rispetto a quello di cui si può godere gratuitamente. Un’altra(ottima) ragione è quella di finanziare il buon giornalismo.
Come concessionaria pubblicitaria e sostegno all’editoria indipendente, siamo sempre in prima linea con soluzioni studiate e all’avanguardia per garantire agli editori i migliori strumenti e una monetizzazione sicura, e ai lettori un giornalismo inclusivo, professionale e di qualità.
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