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Il Consent Wall: la sfida della privacy nell'ecosistema digitale

Cos'è il Consent Wall e perché è giusto che gli editori lo utilizzino? Esploriamolo nell'articolo.

Con l'avvento delle nuove tecnologie e il crescente utilizzo di dati personali per scopi pubblicitari e di marketing, la privacy degli utenti è diventata una questione cruciale nel mondo digitale.

In questo contesto, il "Consent Wall" è emerso come una soluzione che mira a ottenere il consenso degli utenti per la raccolta e l'elaborazione dei loro dati.  

Cos'è il consent wall?

Il consent wall è una tecnica utilizzata dai siti web e dalle applicazioni per ottenere il consenso dell'utente all'utilizzo dei propri dati personali.  

Quando un utente visita un sito web o un'app, gli viene presentato un messaggio che richiede il consenso per la raccolta e l'elaborazione dei dati personali. Tuttavia, a differenza delle normali richieste di consenso, il consent wall blocca l'accesso al contenuto o alle funzionalità del sito o dell'app, finché l'utente non accetta di dare il proprio consenso. Questo significa che deve acconsentire a fornire i propri dati personali per poter accedere al contenuto o alle funzionalità desiderate.

Il Garante per la protezione dei dati personali ha dichiarato che quando si accede ad un sito web, deve immediatamente comparire un banner in primo piano contenente le seguenti informazioni:  

  • il sito utilizza cookie di profilazione al fine di inviare messaggi pubblicitari in linea con le preferenze manifestate dall’utente nell’ambito della navigazione;
  • che il sito consente l’invio di cookies di terze parti qualora previsto;
  • l’utente può scegliere diverse opzioni;
  • il link all’informativa estesa;
  • alla pagina informativa estesa l’utente può negare il consenso all’installazione di tutti i cookies;
  • l’indicazione che la prosecuzione della navigazione accedendo ad un’altra area del sito o selezionando qualsiasi elemento all’interno (un’immagine o un link) comporta la prestazione del consenso all’uso dei cookie.

Consent wall: perché è importante per gli editori

Il consent wall ha suscitato una serie di controversie e critiche da parte di esperti di privacy e regolatori.  

Tuttavia, resta una delle poche risorse che hanno oggi editori e inserzionisti per poter avere uno scambio equo tra le loro risorse e le richieste degli utenti, potendo salvaguardare la loro possibilità di collezionare dati. L’utilizzo del consent wall è una strategia ottimale per gestire il consenso degli utenti alla raccolta e all’elaborazione dei dati personali, bilanciando gli interessi della privacy degli users con le esigenze aziendali.

Il mancato consenso da parte degli utenti arreca infatti un danno economico sia agli editori che ai creators. Questo comporta il diritto da parte di queste categorie di richiedere un compenso se l’utente non rilascia il proprio consenso ai tracciamenti.  

Un consent wall ben gestito consente di continuare a trarre profitto dai contenuti senza violare la privacy degli utenti. Dunque è molto importante per gli editori poiché li aiuta a rispettare la GDPR e proteggere la privacy degli utenti, mantenendo la sostenibilità economica.

Sviluppi e regolamentazioni

Negli ultimi tempi, ci sono stati sviluppi significativi riguardanti il consent wall e la sua conformità alle normative sulla privacy.

Le attività di adeguamento non dovranno limitarsi all’aggiornamento della cookie policy seguendo il principio di trasparenza, ma si dovrà procedere all’adozione di una procedura di digital consent managementche, mediante l’adozione di appositi sistemi informativi consenta, da un lato, all’utente di esprimere facilmente il proprio consenso in relazione alle singole finalità specificate dall’informativa, dall’altro, all’azienda di tracciare le autorizzazioni.  

Se non sei ancora sicuro su come gestire i tuoi tracciamenti e temi di perdere la possibilità di avere dati utili sulla navigazione dei tuoi utenti, puoi rivolgerti a noi.  

Seguiamo l’evoluzione dell’ecosistema digitale anche in ambito privacy, sviluppando soluzioni adeguate che consentano la compliance per tutti i siti e gli editori ma che non lascino indietro i dati utili.  

Proponiamo ai nostri editori una soluzione gratuita, studiata e approvata per massimizzare il consenso degli utenti.  

Considerando che il consent rate in media si attesta sul 60-70%, la pubblicità no consent ha un valore dieci volte inferiore.  

Con Moving Up, attraverso l’implementazione delle nostre tecnologie proprietarie, il consent rate raggiunge livelli pre-GDPR, attestandosi al 96-98%.  

Senza questa tecnologia, quasi il 40% dei consensi viene perduto.  

Ci hai pensato?  

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