Advertising

Native Advertising: vantaggi per gli editori

Gli utenti richiedono di interagire con formati sempre meno intrusivi che agevolino la user experience: il native advertising potrebbe essere una soluzione.

Il ruolo dei First-Party Data

Per andare in contro alle conseguenze dell’era cookieless, gli editori dovranno investire sempre più nella raccolta dei dati di prima parte. Negli ultimi anni, prima del grande annuncio dello spegnimento dei cookie da parte di Google Chrome, la maggioranza degli editori online si è concentrata sulla generazione e monetizzazione del traffico, tralasciando la reale conoscenza degli utenti che visitano il loro sito. Questi sono invece profilati dai network pubblicitari o direttamente dai brand (demand side) su ogni clic e su ogni impression.

Conoscere il comportamento degli utenti consentirà all’editore di offrire prodotti editoriali altamente profilati su ogni utente ed allo stesso tempo continuare ad offrire agli advertiser soluzione pubblicitarie mirate su base dato (socio-demo, interest, behaviour, in-market)

In una guida IAB  si conferma il peso sempre maggiore del native advertising nella strategia di comunicazione.  

Questi annunci sono progettati per apparire come parte del flusso di contenuti organici, offrendo un'esperienza utente più fluida e meno invasiva rispetto ai tradizionali banner pubblicitari. Il formato dei banner native nasce per ovviare alla crescente domanda di annunci pubblicitari sempre più integrati al contesto e meno invasivi, arricchendo al tempo stesso il classico banner di un testo e breve descrizione che aumentano l’engagement degli utenti. Proprio per questo il native adv si pone come una delle soluzioni all’effetto ‘’banner blindness’’, tendenza degli utenti a ignorare o non prestare attenzione agli annunci pubblicitari tradizionali a causa della loro eccessiva presenza e invasività.

Il concetto di banner nativi si è evoluto parallelamente alla crescita dei social media e dei siti di content publishing, dove il contenuto organico e quello sponsorizzato spesso si intreccia. Inserzionisti ed editori hanno notato il potenziale di questo tipo di approccio pubblicitario e hanno così sviluppato formati che si integrano in modo naturale con l'esperienza di navigazione degli utenti.

Questo tipo di pubblicità, inserita in un contesto affidabile come quello dei portali di news, incontra la fiducia dei lettori: l’84% di essi si fida dei brand pubblicizzati all’interno del loro quotidiano online preferito. Inoltre, la qualità del traffico generato dalla pubblicità native risulta alta sia in termini di visitatori unici sia di risultati. Rispetto ai classici banner, il native genera un CTR di otto volte maggiore e un +18% di intenzioni d’acquisto.

Una ricerca Outbrain/Lumen dimostra che la pubblicità sui siti premium di news e informazione performa meglio della pubblicità sui social: +44% di fiducia nell’inserzione, +21% di clic e 24% di probabilità di acquisto in futuro.

Come valorizzare la pubblicità Native

Vediamo nel dettaglio quali sono i vantaggi per gli editori nell’integrazione e nell’utilizzo di pubblicità in formato native all’interno dei loro portali web.

  1. Integrazione naturale. Il native advertising si fonde perfettamente con il contesto editoriale, creando una user experience coerente. Gli annunci non disturbano la lettura dell’utente, ma si integrano in modo fluido, aumentando così la probabilità di interazione.  
  1. Engagement più alto. Trattandosi di un tipo di pubblicità in sintonia con il tone of voice del giornale online e del contenuto, il native cattura l’attenzione degli utenti in modo più efficace.  
  1. Aumento delle revenues. Grazie all’esperienza pubblicitaria più gradita, gli utenti sono più propensi a interagire con gli annunci. Questo si può tradurre in un aumento delle entrate per i publishers, poiché la pubblicità può generare maggiori clic e conversioni.  
  1. Adattabilità. Questo tipo di pubblicità si adatta facilmente a diverse piattaforme e dispositivi, restituendo un’esperienza uniforme su desktop, mobile e tablet. Questa flexibility contribuisce a massimizzare la portata della campagna pubblicitaria.

Per gli editori di news online, scegliere di integrare la pubblicità native significa offrire al pubblico un’esperienza pubblicitaria più gratificante.

La nostra capacità di integrare first-party data adattandoci alla transizione verso l'era cookieless rende la nostra offerta unica e all'avanguardia. Affidandoti a Moving Up, non solo vedrai il potenziale della pubblicità native e della nostra tecnologia, ma ti potrai garantire agli utenti esperienze pubblicitarie rilevanti e coinvolgenti. La nostra esperienza consolidata e la nostra visione innovativa ci rendono il partner ideale per i publishers che vogliono crescere con successo.

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