Retail Media 2025: lo scenario italiano e le nuove traiettorie globali
A marzo 2025, i numeri parlano chiaro: il canale si consolida come una delle leve più strategiche del marketing digitale.
Scopri i trend chiave del marketing 2025: dati, segnali e previsioni che centri media ed editori digitali non possono ignorare per restare competitivi nel nuovo scenario.
In un mondo dove l'inflazione globale rallenta, i tassi cominciano a calare e il caos geopolitico è la nuova costante, emerge una certezza: il marketing non si ferma. Anzi, si adatta. E accelera. Secondo una maxi-indagine condotta da NeilPatel su oltre 11.093 marketer in tutto il mondo, il 2025 sarà un anno di trasformazione intelligente. Una corsa non tanto a "fare di più", ma a "fare meglio". Se sei un centro media o un editore digitale, questi sono i segnali che devi assolutamente conoscere.
Il 44% dei marketer aumenterà il budget SEO: il traffico organico tiene testa, l'AI non ha ancora stravolto tutto, ma siamo in una fase ibrida dove il 17% teme l'incertezza degli algoritmi. Questo significa che, pur con i cambiamenti introdotti dall'intelligenza artificiale, la SEO tradizionale è ancora una risorsa fondamentale. Tuttavia, il futuro sarà di chi saprà integrare AI e SEO in modo strategico.
Anche sui social media il panorama cambia: solo il 25%aumenta i budget, mentre il 58% taglia per via della reach organica in caduta libera. La presenza social è diventata obbligatoria ma non più sufficiente per ottenere risultati concreti senza investimenti pubblicitari. Serve ripensare il ruolo dei social: non solo per vendere, ma per costruire awareness e fiducia.
Il 97% dei marketer sta accelerando sull'AI SEO: strumenti come SearchGPT stanno ridefinendo il customer journey, rendendo la visibilità organica un obiettivo ancora raggiungibile, ma solo per chi sa adattare le proprie strategie.
Il consiglio: investi nella SEO dinamica, ripensa i social come strumenti di branding e sperimenta subito l'AI SEO con piccoli progetti pilota. Non aspettare di vedere i trend consolidati: anticipali.
Nel nuovo content marketing, è l'autenticità che fa la differenza: il 63% dei marketer aumenta i budget puntando su podcast, video brevi, long-form content e articoli (umani!). I contenuti generati completamente da AI non riescono ancora a creare quel legame emotivo necessario per costruire fiducia e brand equity.
In parallelo, l'email marketing si conferma il canale “rifugio”: il 28% alza i budget e il 59% li mantiene. Le liste di contatti crescono, così come il costo di gestione, ma l'investimento è ampiamente ripagato. In un contesto di algoritmi instabili e piattaforme social sempre più chiuse, avere un database proprietario di email diventa un vantaggio competitivo.
Ciò che puoi fare è diversificare i formati dei contenuti inbase al pubblico e alla piattaforma. Investi nella crescita sana delle tue liste email, lavora sulla segmentazione avanzata e crea flussi di automazione personalizzati per migliorare la customer experience.
Il 59% dei marketer spinge su CRO (Conversion RateOptimization) e UX (User Experience) per rendere più efficienti gli investimenti digitali. Migliorare il tasso di conversione di un sito o ottimizzare l'esperienza utente significa massimizzare il ritorno su tutti gli altri investimenti marketing.
Parallelamente, l'81% dei marketer punta sulla costruzione di community. In un'epoca in cui l'intelligenza artificiale rischia di "disumanizzare" la comunicazione, le relazioni autentiche diventano un asset preziosissimo. Community online, eventi fisici e membership program sono strumenti che fidelizzano e trasformano i clienti in ambasciatori del brand.
È consigliabile integrare audit UX periodici,effettuare test A/B su elementi chiave del funnel e investire tempo e risorse nella creazione di community attraverso canali dedicati. Non si tratta solo di vendere, ma di costruire fiducia e appartenenza.
Il 64% dei marketer aumenterà il budget su Bing e il 52% su Google. Tuttavia, c'è una crescente attenzione ai costi: il 38% prevede di ridurre la spesa su Google, a causa dei ritorni sempre più difficili da ottenere con l'aumento della competizione.
Sul fronte social ads, X emerge come la piattaforma più promettente: il 55% dei marketer prevede di aumentare gli investimenti, attratti da costi contenuti e maggiore libertà espressiva. Segue YouTube con il 49%, forte della crescita del video marketing. Facebook e LinkedIn, invece, registrano una contrazione degli investimenti: rispettivamente il 27% e il 26% dei marketer dichiarano di voler tagliare i budget.
È importante diversificare tra motori di ricerca, valutare piattaforme emergenti e integrare campagne con strategie di influencer marketing. Lavora su contenuti nativi e storytelling autentico per massimizzare il ROI.
Il 2025 non sarà l'anno di chi rimane fermo, ma di chi si adatta. Per i centri media e gli editori digitali, questo significa abbracciare l'innovazione, investire su canali proprietari, costruire relazioni reali e integrare l'AI come alleato, non come sostituto.
A marzo 2025, i numeri parlano chiaro: il canale si consolida come una delle leve più strategiche del marketing digitale.
In un panorama digitale sempre più competitivo e in continua evoluzione, gli editori si trovano a dover affrontare scelte strategiche complesse.
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