Guida al Retail: come convertire il pubblico in clienti fedeli
Adottare un approccio data-driven è essenziale per ottimizzare il coinvolgimento dei clienti lungo tutto il customer journey
Sempre più testate ricorrono a schermate che oscurano i contenuti, rendendoli fruibili solo dopo aver sottoscritto un abbonamento. Di cosa si tratta? Stiamo parlando di Paywall
In un mondo in cui sempre di più ci ritroviamo con un grande esubero di contenuti, gli editori stanno cercano di distinguersi dalla massa investendo in contenuti sempre di maggiore qualità e varietà. Proprio per questo motivo, molte importanti testate hanno deciso di valorizzare i propri contenuti ricorrendo all’utilizzo di un paywall.
Molto probabilmente vi sarà capitato che una volta entrati su una pagina di una testata per leggere un articolo, dopo un po' ci sia un blocco oppure una sfumatura del testo. Una volta presentato il blocco comparirà una finestra con scritto “Iscriviti per vedere l’articolo completo”: questo ci indicherà che siamo davanti ad un paywall. In poche parole, i paywall sono utilizzati per limitare un accesso completo (full access) a tutti quegli utenti che non hanno sottoscritto un abbonamento a pagamento. Sono comunemente utilizzati dalle riviste e dai giornali per risolvere il problema del crollo delle vendite di copie cartacee, anche se stanno diventando popolari anche in altre piattaforme.
In base alla struttura e alle dimensioni dell’azienda possono essere adottate diverse strategie per la realizzazione di un paywall. Aziende di medio-grandi dimensioni dispongono delle risorse necessarie per poter realizzare, grazie all’aiuto di una squadra di programmatori, un buon sistema di paywall. Viceversa, una piccola azienda potrà comunque sempre realizzarne uno utilizzando dei plugin di Wordpress oppure con altri tool in grado di implementare paywall.
Secondo un sondaggio dell’American Press Institute sottoposto a 98 testate americane, il prezzo medio per l’iscrizione tramite abbonamento è di circa 3.11 $ per settimana. Tuttavia, il prezzo può variare a seconda della tipologia di paywall, ma anche rispetto al tipo di contenuti adottati dal sito web.
Sicuramente un utilizzo di paywall porterà ad un sensibile miglioramento della percezione del brand, con un aumento dell’engagement da parte degli utenti che, dal momento che hanno pagato per usufruire dell’abbonamento, sono maggiormente motivati ed attenti nella fruizione dei contenuti. Dall’altra parte è vero che il costo di acquisizione di un lettore aumenta notevolmente rispetto alla soluzione senza paywall, riducendo le entrate provenienti dall’advertising. Un’altra criticità soprattutto presente nelle piccole realtà resta sempre la difficoltà nel poterlo implementare.
Per concludere, i paywall vengono utilizzati principalmente dai media tradizionali per continuare a garantire la monetizzazione di contenuti di qualità. Le nuove generazioni ed i nuovi produttori di contenuti sempre di più riconoscono ed accettano il sistema di paywall; quindi, è estremamente probabile che in futuro ci sarà una diversificazione dei contenuti che porterà ad una varietà di nuovi utenti, e a un conseguente aumento del numero dei paywall presenti all’interno dei siti.
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