Cookie: cosa rischiano gli editori senza una data strategy
Spoiler: il rischio non è solo la perdita di competitività, ma anche una diminuzione delle entrate.
Nonostante un calo generale dell'interesse verso le notizie, aumenta la frequenza con cui gli italiani continuano a leggerle. Scopriamo insieme cosa significa questo paradosso.
Le notizie interessano sempre meno, eppure gli utenti continuano a leggerle. Che significa?
L’interesse degli Italiani verso le notizie è calato dal 74% del 2016 al 40% nel 2024.
Chi ha contribuito a questo trend in negativo?
Attualmente, gli utenti al centro di questa tendenza sono donne e giovani con grado di istruzione e reddito basso. Dal rapporto Digital News Report Italia 2024 emerge che solo il 4% degli italiani si informa soltanto una volta a settimana o non lo fa mai, mentre il 63% legge news anche più volte al giorno.
La principale fonte di informazione resta la televisione (50%), seguita da internet (43%). Gli anziani sono quelli che usufruiscono ancora molto del servizio giornalistico televisivo, mentre i giovani dirottano più la loro attenzione verso le fonti digitali.
Solo il 15% di chi legge le news online lo fa accedendo direttamente ai siti (o alle app) delle testate giornalistiche. Oltre a questa statistica, il caos cookie che ha investito il mondo digitale ha reso gli utenti restii nel visitare i portali di informazione, cercando altrove le news. A rafforzare questa tendenza ha contributo il successo delle testate native digitali.
Le testate native digitali hanno sfruttato le potenzialità del web per offrire contenuti dinamici, interattivi e aggiornati in tempo reale. Insieme ai social media e al crescente utilizzo degli smartphone, le testate digitali hanno ulteriormente ampliato il loro pubblico, adottando strategie di distribuzione innovative e personalizzate. La loro evoluzione è stata caratterizzata dall'uso di dati per comprendere meglio le preferenze dei lettori, migliorando il targeting e la personalizzazione dei contenuti. Queste testate hanno raggiunto un successo significativo, diventando punti di riferimento per l'informazione, grazie alla capacità di adattarsi rapidamente ai cambiamenti tecnologici e alle nuove esigenze di fruizione degli utenti.
In un caso su due, tuttavia, gli italiani che si informano online lo fanno attraverso la mediazione di motori di ricerca, social media e aggregatori come ad esempio Google news.
Facebook resta ancora la piattaforma più popolare per fruire le informazioni.
I più giovani però preferiscono utilizzare X come fonte di aggiornamento sulle informazioni, seguito da Instagram e TikTok.
Chi cerca news e informazioni online sembra preferire le testate minori e i “giornalisti alternativi”. Questi, infatti, offrono spesso una prospettiva meno schierata e più aperta rispetto ai media storici e più conosciuti. La percezione che emerge da questo studio è che i lettori alimentano una sfiducia nei confronti delle principali fonti di informazioni classiche, percepite come troppo politicizzate o influenzate dai poteri alti.
Il pubblico online apprezza le testate che vanno oltre l’informazione di base, fornendo contesto, spiegazioni dettagliate e prospettive originali sull’attualità. Questo tipo di informazione favorisce la loro fiducia, rispondendo anche ai bisogni degli utenti di comprendere meglio la complessità degli eventi e delle news.
Il rapporto indica che, nonostante il calo generale di interesse verso l’informazione tradizionale, gli italiani continuano a cercare informazioni online con frequenza elevata e costante. Questa è una dimostrazione chiara che esiste ancora uno spazio per il giornalismo di qualità che risponde alle esigenze dei lettori. Queste tendenze offrono opportunità significative per le testate minori e i giornalisti alternativi, che possono capitalizzare sulla crescente domanda di contenuti diversificati e non schierati.
Sondaggi e Feedback. Coinvolgete il pubblico attraverso sondaggi e richiedete feedback per migliorare la vostra informazione. Questo contribuisce a creare un senso di comunità e partecipazione.
Intelligenza artificiale e Automazioni. Familiarizzate con l’utilizzo dell’AI, per analizzare i dati e identificare insight interessanti e tendenze emergenti.
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